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mercoledì 16 gennaio 2008

Product Placement

Il Carosello al cinema


Grazie alle legge Giuliano Urbani del 2004, il cinema italiano può usufruire di introiti provenienti dall’inserimento di prodotti e marchi riconoscibili all’interno dei film. In altre parole è una fonte alternativa di finanziamento, dato che i fondi destinati alla produzione cinematografica da parte dello stato sono sempre di meno. Tecnicamente si chiama Product Placement e detta all’ italiana, sottolineandone

Chi ha spostato il mio formaggio? Di Spencer Johnson

Cambiare se stessi in un mondo che cambia in azienda, a casa, nella vita di tutti i giorni

Il libro racconta di una fiaba, alla quale, come scritto nella prefazione di Kenneth Blanchard, è stato attribuito il merito di aver salvato carriere, matrimoni e persino vite umane.
Attualmente sono state vendute più di ventuno milioni di copie negli Stati Uniti. Consiglio di leggerlo, nonostante io non condivida ciò che il libro vorrebbe insegnare.
Di seguito riporto un breve riassunto per chi, non avendo letto il libro, sarebbe incuriosito alla mia critica: I protagonisti sono due topolini Nasofino e Trottolino

giovedì 20 dicembre 2007

La storia di Babbo Natale e Coca Cola

La pubblicità che rivoluziona la tradizione

Il Natale è vicino, come ogni anno arriva Babbo Natale, anzi, per dire il vero, si presenta già un mese prima con la sua bella bottiglietta della Coca Cola.
E’ uno stretto rapporto quello tra il paffutello con la barba bianca e la Coca Cola Company, che dura ormai dal 1931, quando il disegnatore Hadden Sundblom lo presentò, per la prima volta, alla bevanda con le bollicine.
Chi lo ricorda prima di quella data, racconta

mercoledì 5 dicembre 2007

Internet sostituisce la Televisione nel prime-time

Da una ricerca della Online Pubblsher Association svolta in Italia, Francia, Germania, Svizzera, Spagna e Gran bretagna, la quale analizza l’utilizzo dei mezzi di comunicazione, emergono alcuni dati importanti.
Innanzitutto , stando alle dichiarazioini del 67% degli intervistati, sembra che Internet abbia sostituito la Televisione nel prime-time. Inoltre la ricerca evidenzia che in questa fascia oraria (19-23) la rete viene usata maggiormente per scaricare musica, concludere acquisti e pianificare le attività serali o del weekend.
La fascia giornaliera con più

venerdì 30 novembre 2007

Spot in Tv prima di diventare famosi

Quando fare pubblicità è stato solo l’inizio

Molte volte gli spot sono stati una prima occasione per chi desiderava affacciarsi al mondo dello spettacolo. Questa occasione spesso è stata un vero e proprio trampolino di lancio, l’inizio di una florida carriera.

Tante donne hanno desiderato, l’ allora sconosciuto, Raz Degan dopo averlo visto recitare “sono fatti miei”, nello spot dello Jagermaister. Caro Raz, non ti sia di dispiacere, ma questa volta sono anche fatti nostri. Il bicchierino d’amaro li ha reso dolce la vita. Con parole materialiste diciamo che li ha fatto fare un bel po’ di soldi. In Italia diventò famosissimo ed

giovedì 22 novembre 2007

Credevamo a un duopolio

Le intercettazioni telefoniche si ribadiscono rivelatrici di questioni sottobanco. Questa volta a finire sul banco sono Rai e Mediaset. Le comunicazioni telefoniche rese pubbliche dal quotidiano La Repubblica rientrano nell’inchiesta del marzo 2004 sul fallimento di HDC-Datamedia.
Credevamo che Rai e Mediaset fossero due aziende separate, credevamo in un duopolio, ma il nuovo scenario sembra essere un’ oligarchia: la comunicazione mediatica in mano a pochi, in mano a chi, come Berlusconi, è infarinato in conflitti d’interessi.
Più semplicemente: intesa segreta. Un’alleanza segreta nel corso della scorsa legislatura quando si sono avute fughe di notizie, scambio di informazioni, soffiate sul palinsesto. Contatti e e colloqui tra i dirigenti e i direttori del Tg5 e del Tg1.

Notizia da Libero: “Il direttore di Rai Uno Del Noce assicura Mediaset che Bruno Vespa citerà Berlusconi ogni volta che sarà opportuno. Carinerie ricambiate dalla tv del Cavaliere, che mette il becco pure nella trasmissione di Sanremo. Dalle intercettazioni, risulta che se le elezioni scontentano qualcuno, si provvede a confezionare servizi ad hoc "riparatori". E la par condicio? Consiste in questo: se Ciampi onora il Papa, subito lo stato maggiore di Rai allerta Berlusconi, che si affretta a fare lo stesso. E la morte diGiovanni Paolo II, nel 2005, fu un vero banco di prova per la Rai, secondo quanto rivelano le intercettazioni telefoniche eseguite dalla Guardia di Finanza.
Mentre Wojtyla peggiorava, i responsabili del palinsesto Rai cambiavano la programmazione: cosa della quale fu subito avvertita Mediaset. Riferisce la GdF che una donna contattò la Bergamini il 2 aprile: «Le due si lamentano di una persona alla quale non riescono a spiegare che bisogna dare un senso di normalità alla gente al di là della morte del papa per evitare forte astensionismo alle elezioni. Il telefono della chiamante è intestato alla Rai». Alle dieci dello stesso giorno, quando il Papa è morto, la Bergamini (ex assistente di Berlusconi, ex dirigente Rai) «dice che Cattaneo ha chiesto di condividere i loro pareri con quelli di Vespa al quale avrebbero chiesto di non confrontare i voti attuali con quelli delle scorse regionali». «Il d. g. (Flavio Cattaneo, ndr) - si legge ancora nel rapporto - vuole che nella rappresentazione dei risultati elettorali si faccia più confusione possibile per camuffare la loro portata». E in quelle circostanze, avviene ovviamente un fitto scambio di chiamate tra Rai e Mediaset.


Siamo alle solite, il solito magna magna!

giovedì 15 novembre 2007

La Tv-mobile

Un settore da 20 miliardi

Entro cinque anni la televisione italiana analogica sarà spenta, avverrà il così detto switchoff. In Europa, la Gran Bretagna ha già compiuto questo passaggio, mentre Svezia e Finlandia contano di riuscirci entro il 2008. La Germania aveva posto il suo termine per il 2010, ma sembra che siano in anticipo di due anni.
In Italia i tempi così lunghi sono causati dagli alti costi di produzione di contenuti digitali e, dagli introiti provenienti quasi esclusivamente dalla pubblicità. La Pubblicità potrà essere allettata da nuovi scenari che porranno

giovedì 4 ottobre 2007

Oliviero Toscani: mi piacerebbe fare una bella campagna contro la televisione

Dopo la campagna shock sull’ anoressia lanciata nella settimana della moda a Milano, il celebre fotografo Oliviero Toscano, in un’ intervista al Messaggero dichiara di voler fare, semmai qualcuno glielo proponesse, una campagna contro la televisione. In risposta

sabato 29 settembre 2007

Strategie di programmazione televisiva

Regola numero 1:
Giocare sul sicuro

Osservando la programmazione, si possono intuire alcune strategie adoperate dalle emittenti televisive.
L’azzardo non è sicuramente una principale strategia, anzi, giocano quasi sempre sul sicuro. Anziché produrre, preferiscono comprare qualcosa che in altri paesi ha già avuto successo. Ecco spiegato l’uso di format e l’alto numero di telefilm americani. Gli ultimi arrivati in casa Mediaset, per esempio, sono Dr Hause, Grey’s Anatomy, Ugly Betty, ma c’è da dire che i telefilm importati sono stati fin dall’inizio, per la Tv commerciale, linfa vitale,

sabato 8 settembre 2007

Più Internauti e meno spettatori televisivi

La “bella signorina Internet” scalcia la “ cara vecchia Televisione”
Le abitudini cambiano

Secondo uno studio di IBM in Usa, Australia, Gran Bretagna, Germania e Giappone,in un arco di tempo che va da una a quattro ore, il 66% degli intervistati sono telespettatori, mentre il 60% sono internauti. Addirittura il 19% del campione dedica 6 ore al giorno ad Internet, mentre solo il 9% guarda per 6 ore la Tv.
La conclusione è subito chiara, nel tempo libero vengono spese più ore davanti allo schermo del Pc rispetto alla Tv.