L'evoluziuone dell'informazione televisiva: storia dei telegiornali
I Tg scandiscono la nostra vita quotidiana
Fin dalle origini della televisione i Tg sono stati uno dei primi prodotti. Essi sono per molti l’unico mezzo informativo, inoltre il realismo delle immagini ha sempre appassionato di più.
Nel corso della giornata si ha un rincorrersi di edizioni dei telegiornali, per questo sono regolatori della giornata dei palinsesti, ma anche di noi che abbiamo appuntamenti regolari la mattina, a pranzo e a cena.
L’informazione televisiva sceglie tra tante notizie quelle su cui si deve pensare di più. La comunicazione è narrativa come un breve racconto, ha
un inizio che ci deve agganciare, dopo presenta il breve racconto e poi trae le conclusioni. In genere i servizi durano 1.30 minuti.
Nei servizi sono presenti quattro componenti della testualità giornalistica: l’immagine dinamica, il sonoro, la parola e il montaggio. La parola deve essere semplice e comprensibile a tutti.
Le notizie sono spesso abbondanti e l’informazione è globalizzata in quanto le agenzie statunitense ed europee forniscono maggiore materiale informativo. Ci sono però dei criteri che aiutano nella scelta delle notizie. Bisogna valutare la gerarchia dei soggetti presenti nell’evento e l’impatto sull’interesse nazionale. L’evento può anche riguardare individui sconosciuti, ma se riguardano più persone fa si che diventi una notizia. Naturalmente l’evento deve avere anche significatività. Un altro criterio è verificare la disponibilità di materiale visivo sulla notizia e informazioni per poterne parlare. Non meno importante è di guardare un po’ agli altri e cioè alla concorrenza.
Inizialmente non era un giornalista a leggere la notizia ma uno speaker. Raramente alzava gli occhi e aveva un timbro di voce impostato. Esso trasmetteva sicurezza e dava un senso di distacco. La figura del giornalista compare a metà degli anni sessanta ( rimane ancora lo speaker ma aumentano le immagini). Uno dei cambiamenti più significativi si ha con la nascita del Tg2 il quale presentava più parlato e più improvvisazione . La riforma del 1975 inaugura il telegiornale Studio aperto in cui vengono inseriti gli approfondimenti. Nel 1979 prende il via il Tg3. Negli anni ottanta l’avvento della Tv privata porta tre nuovi Tg sulle reti private: Tg5, Tg4 e il già citato Studio aperto. Dell’informazione televisiva fanno parte anche dei sottogeneri come le inchieste, il rotocalco e la rubrica d’attualità.
Nel corso della giornata si ha un rincorrersi di edizioni dei telegiornali, per questo sono regolatori della giornata dei palinsesti, ma anche di noi che abbiamo appuntamenti regolari la mattina, a pranzo e a cena.
L’informazione televisiva sceglie tra tante notizie quelle su cui si deve pensare di più. La comunicazione è narrativa come un breve racconto, ha
un inizio che ci deve agganciare, dopo presenta il breve racconto e poi trae le conclusioni. In genere i servizi durano 1.30 minuti.
Nei servizi sono presenti quattro componenti della testualità giornalistica: l’immagine dinamica, il sonoro, la parola e il montaggio. La parola deve essere semplice e comprensibile a tutti.
Le notizie sono spesso abbondanti e l’informazione è globalizzata in quanto le agenzie statunitense ed europee forniscono maggiore materiale informativo. Ci sono però dei criteri che aiutano nella scelta delle notizie. Bisogna valutare la gerarchia dei soggetti presenti nell’evento e l’impatto sull’interesse nazionale. L’evento può anche riguardare individui sconosciuti, ma se riguardano più persone fa si che diventi una notizia. Naturalmente l’evento deve avere anche significatività. Un altro criterio è verificare la disponibilità di materiale visivo sulla notizia e informazioni per poterne parlare. Non meno importante è di guardare un po’ agli altri e cioè alla concorrenza.
Inizialmente non era un giornalista a leggere la notizia ma uno speaker. Raramente alzava gli occhi e aveva un timbro di voce impostato. Esso trasmetteva sicurezza e dava un senso di distacco. La figura del giornalista compare a metà degli anni sessanta ( rimane ancora lo speaker ma aumentano le immagini). Uno dei cambiamenti più significativi si ha con la nascita del Tg2 il quale presentava più parlato e più improvvisazione . La riforma del 1975 inaugura il telegiornale Studio aperto in cui vengono inseriti gli approfondimenti. Nel 1979 prende il via il Tg3. Negli anni ottanta l’avvento della Tv privata porta tre nuovi Tg sulle reti private: Tg5, Tg4 e il già citato Studio aperto. Dell’informazione televisiva fanno parte anche dei sottogeneri come le inchieste, il rotocalco e la rubrica d’attualità.