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lunedì 16 aprile 2007

Il palinsesto pubblicitario

Il palinsesto pubblicitario è molto importante per le aziende televisive, inoltre esso ha la meglio sul palinsesto editoriale. E’ necessario che si relazionino per ottenere un consumo pubblicitario.
L’inserzionista compra qualche volta uno specifico programma, più in generale acquista un target e un pubblico potenziale. Spetta alle concessionarie di pubblicità vendere gli spazi nei media. L’allontanamento massimo che si accetta per il break è del 20%, percentuale che però deve rientrare. Se gli ascolti non sono quelli previsti, gli inserzionisti hanno diritto a un compenso. Tale compenso può essere il risarcimento in denaro o promozioni pubblicitarie gratuite. L’obiettivo della pubblicità è di aumentare le vendite mantenendo costante il prezzo.
Di una campagna pubblicitaria si può calcolare il grado di impatto, il ricordo della campagna, il livello di diffusione della marca.
Gli indicatori di pianificazione della pubblicità sono la copertura e la frequenza. La frequenza è una caratteristica e un vantaggio della pubblicità televisiva in quanto consente di contattare lo stesso target più volte . Un altro vantaggio è la possibilità creativa. Le quote di ingresso, e questo è uno svantaggio, sono elevate, infatti 30 secondi nel prime-time costano 60-70 mila euro. Nelle televisioni minori però i costi sono bassi. La pubblicità televisiva non è adatta a un target di nicchia e non si possono fare promozioni indirizzati a spazi territoriali localizzati.
Non si può trasmettete una quantità di pubblicità in maniera indefinita, ma ci sono dei tetti specificati dalla legge. Ad esempio le reti private possono contenere nel prime-time il 18%di spot,invece il servizio pubblico il 12%. In un anno le ore di pubblicità sono 4.400. Secondi alcuni la pubblicità crescerà in quantità e questo potrebbe creare un effetto minestrone dove non si riuscirebbe a ricordare il prodotto pubblicitario e si ridurrebbe il costo di entrata.

Tipi di pubblicità :
- tabellare; prevede spot di 21 secondi fino a un massimo di 12 unità nella Tv commerciale e 9 nella Tv pubblica. Quindi un break ha la durata di 220 secondi a Mediaset e 180 secondi alla Rai. Il break di un film non può andare oltre i cinque minuti e mezzo
- promozione; presentazione in poco tempo di un prodotto
- televendita; affine alla promozione, ma ha la durata di 3 minuti e l’ultima parte è dedicata alla vendita al pubblico
- diario; promos e pubblicità di programmi
- biboard o invito all’ascolto; una marca ringrazia per la visione del programma