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domenica 16 marzo 2008

In ricordo di Aldo Moro

Il democristiano Aldo Moro, nel 1963, fu fautore dello spostamento a sinistra della politica italiana, includendo nell’area di governo, per la prima volta, ministri socialisti.
Iniziarono gli anni del centrosinistra, caratterizzati dalla scelta di avere un governo stabile a discapito delle riforme. A frenare le spinte riformatrici fu la paura di colpi di stato, come il Piano Solo, studiato da settori deviati dei Carabinieri.
L’ inizio della tragedia di Moro fu la volontà di creare, nel 1978, un governo formato dal Partito Comunista di Berlinguer, dal partito Socialista di Craxi e naturalmente dalla Democrazia Cristiana. Questo governo, guidato da Giulio Andreotti, fu però fermato, proprio nel giorno della sua proclamazione, dal sequestro di Moro ad opera delle Brigate Rosse, avvenuto il 16 marzo 1978. Il 9 maggio, dopo 55 giorni di prigionia, è stato trovato morto nel cofano di un’auto.
Ancora oggi i
se e i ma sono tanti. Si fece il possibile per salvarlo? Forse no, si fece poco per cercare di trattare la sua liberazione poiché il governo non voleva scendere a compromessi con i terroristi. Forse, chi fece di più per riportarlo a casa fu il rivale politico Amintore Fanfani.
Ricorrono 30 anni da quell' oscura pagina di storia italiana, ma il ricordo di Moro e di tutte le vittime del terrorismo viene celebrato il 9 maggio, grazie ad una legge approvata dal parlamento nel 2007.