Lo studio televisivo
Lo studio televisivo è la fabbrica di produzione
I contenuti da trasmettere possono essere a utilità ripetuta (come film, fiction, documentari ecc.), o a utilità istantanea (eventi non ripetibili come competizioni sportive).
In generale acquistare costa meno che produrre. Grazie alla disponibilità di prodotti seriali (spesso americani) si è affermata in Italia la Tv commerciale.
Se si vuole creare un prodotto televisivo bisogna seguire tre fasi:
- la preproduzione che comprende idee, progetti e ricerca di risorse umane (casting) e tecniche
- la produzione, cioè le riprese
- la postproduzione, in cui si utilizzano le immagini riprese per il montaggio, la grafica, gli effetti speciali e le operazioni di editing. Se il programma è in diretta, la postproduzione va fatta prima della produzione e riguarda effetti da riprodurre durante le riprese(ad esempio musica da inserire).
Lo studio è la fabbrica di produzione. Una spia rossa all’esterno segnala che si sta registrando e non si può entrare. Le porte sono grandi per permettere l’ingresso di scenografie e mezzi. L’ambiente è climatizzato e insonorizzato. Come in un teatro, sul soffitto sono posizionate le luci e un parco sospeso.
Le scenografie, nonostante spesso siano spettacolari, sono semplici da montare e smontare. Importante è il placement, cioè la ricerca di aziende fornitrici di arredi.
Esempi di dimensioni degi studi:
-1000 mq per spettacoli con orchestra e pubblico
-100-250 mq per i telegiornali
-20 mq per un’intervista
Durante le riprese lo staff della regia è collegato in cuffia con i cameraman, assistenti di studio e conduttore. La regia sceglie le telecamere e l’audio da mandare in onda.